Benvenuto nel mio blog: Filosofia e Poesia per la Vita

Questo blog nasce da una passione per la filosofia e la poesia coltivate ormai da lungo tempo e come tali intimamente legate all'esistenza, al mio modo di vedere il mondo.
Alla filosofia devo la capacità di indagare ciò che mi circonda in un viaggio che permette un divenire che non cristallizza il pensiero; al contrario la vera ricchezza di un percorso non è la meta ma il processo stesso alla conoscenza e alla condivisione di ciò che via via si apprende.
Alla poesia credo che tutti siamo debitori della bellezza e della musicalità con cui riveste la vita; grazie ad essa si comprende il potere evocativo della parola, la sintesi emotiva e razionale che possono essere racchiusi in pochi versi.
Invito chiunque voglia condividere questi interessi a colloquiare sui temi da me o da altri esposti perchè ognuno esprima il proprio pensiero nel rispetto di quello altrui, tenendo fede, cioè, alla finalità del dialogo filosofico.

sabato 19 dicembre 2009

LA GENESI TEOLOGICA DEL CONCETTO DI PERSONA (liberamente tratto dalle dispense di Enrico Berti)

Sembra che non ci siano dubbi circa l'origine del termine latino persona dall'etrusco fersu, che significa maschera, esattamente come il greco pròsopon , che letteralmente significa ciò che sta davanti (pros) allo sguardo (opè) , cioè l'aspetto, il volto.
Dal termine maschera, comica o tragica, il termine persona è passato poi a significare il personaggio che l'attore rappresenta nel dramma, ovvero il carattere, la parte che un uomo sostiene nella società. In generale nell'antichità, sia greca che romana, la persona indica l'individuo umano soggetto di diritti, in quanto cosciente e responsabile di sé (il nostro"capace d'intendere e volere).
Questo individuo riceve una straordinaria valorizzazione dal cristianesimo, che ne sottolinea la singolarità, cioè l'insostituibilità nell'economia della salvezza.
Il concetto entra nel lessico colto attraverso la teologia, quando Tertulliano per la prima volta lo applica alla Trinità divina, indicando che in essa vi sono tre personae, una substantia. In questo caso il termine persona significa individuo concreto, cioè sussistente, che si manifesta nel suo agire e nel suo parlare, mentre il termine substantia equivale al greco ousìa, inteso come essenza, cioè come naturaa più individui ed uguale in tutti.
Ovviamente il sognificato di questo termine ha dato luogo a forti controversie, basti pensare alla teologia greca con Origene e all'eresia di Ario che sosteneva riguardo alla Trinità che si trattasse di tre hypostàseis disposte in scala discendente , dove ovviamente hypostàseis o ousìai , non indicano un'essenza comune. Solo con il Concilio di Costantinopoli nel 369 codifica definitivamente come "una ousìa in tre hypostàseis" , usando in luogo di quest'ultimo termine anche pròsopa , cioè "persone", e stabilendo in tal modo l'equivalenza di "ipostasi" e "persona". In questa formula ousìa significa evidentemente essenza, cioè natura divina, e persona significa individuazione della natura divina, natura divina sussistente in un individuo.

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