Benvenuto nel mio blog: Filosofia e Poesia per la Vita

Questo blog nasce da una passione per la filosofia e la poesia coltivate ormai da lungo tempo e come tali intimamente legate all'esistenza, al mio modo di vedere il mondo.
Alla filosofia devo la capacità di indagare ciò che mi circonda in un viaggio che permette un divenire che non cristallizza il pensiero; al contrario la vera ricchezza di un percorso non è la meta ma il processo stesso alla conoscenza e alla condivisione di ciò che via via si apprende.
Alla poesia credo che tutti siamo debitori della bellezza e della musicalità con cui riveste la vita; grazie ad essa si comprende il potere evocativo della parola, la sintesi emotiva e razionale che possono essere racchiusi in pochi versi.
Invito chiunque voglia condividere questi interessi a colloquiare sui temi da me o da altri esposti perchè ognuno esprima il proprio pensiero nel rispetto di quello altrui, tenendo fede, cioè, alla finalità del dialogo filosofico.

domenica 8 novembre 2009

ELENA VELENOSA BELLEZZA

Cos'è la bellezza? Siamo in grado di definire in che termini un uomo o una donna possano essere considerati belli?
Oggi i canoni della beltà sono proposti dai media che, con potere oserei dire sovrano, impongono una bellezza quale sinonimo di corpo costruito a tavolino ed adeguatamente esibito, tanto da aver generato da un lato una nidiata di ragazzine che sembrano tutte sorelle gemelle, dall'altro una schiera di "lolita" cinquantenni dai visi tirati e lo stesso sguardo da miciona felice.
In altri termini, si teorizza che la bellezza passi unicamente attraverso il corpo!
Eppure affacciandosi al mondo antico stupisce un'idea di bellezza lontana dal potere demiurgico del bisturi pronto a misurare, tagliare, aggiungere e levigare, secondo una geometria del corpo finalizzata a cancellare le tracce di un passato che rende ciò che un individuo nella sua unicità è.
Elena di Troia, incarnazione per eccellenza della bellezza dall'antichità sino ad oggi , ha come demiurgo delle sue fattezze unicamente il poeta. Ne è l'esempio Omero che, nel richiamare l'avvenenza di Elena, le conferisce un fascino poetico e demoniaco allo tempo stesso; la sua bellezza attraversa e in qualche modo supera il corpo come pura esteriorità.
Il suo fascino non si riduce ad alcuna descrizione fisica, nessun verso riduce la mitica figura a particolari riguardanti unicamente il suo aspetto esteriore; eppure quei versi evocano ugualmente il potere ferino lasciando che l'immaginazione di ognuno ne disegni le movenze, ne rintracci i pericolosi effetti nella funzione pervertitrice del logos maschile.

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