Benvenuto nel mio blog: Filosofia e Poesia per la Vita

Questo blog nasce da una passione per la filosofia e la poesia coltivate ormai da lungo tempo e come tali intimamente legate all'esistenza, al mio modo di vedere il mondo.
Alla filosofia devo la capacità di indagare ciò che mi circonda in un viaggio che permette un divenire che non cristallizza il pensiero; al contrario la vera ricchezza di un percorso non è la meta ma il processo stesso alla conoscenza e alla condivisione di ciò che via via si apprende.
Alla poesia credo che tutti siamo debitori della bellezza e della musicalità con cui riveste la vita; grazie ad essa si comprende il potere evocativo della parola, la sintesi emotiva e razionale che possono essere racchiusi in pochi versi.
Invito chiunque voglia condividere questi interessi a colloquiare sui temi da me o da altri esposti perchè ognuno esprima il proprio pensiero nel rispetto di quello altrui, tenendo fede, cioè, alla finalità del dialogo filosofico.

sabato 7 novembre 2009

Elena e il suo "pharmakon"

Cosa si conosce della bellezza di Elena di Troia? Divenuta l'emblema dello scandalo nel mondo antico, Elena è la figura mitica che attraversa il tempo e giunge a noi piena di contraddizioni.
Il suo atteggiamento ambiguo tessuto con maestria nei 200 versi su 1600 dedicatele da Omero nell'Iliade hanno prodotto una risonanza tale che influenzerà tutti coloro che in seguito ne tracciarono l'indefinita quanto magica figura della donna più bella. Le sue grazie le permettono di tessere una rete ad arte che rende prigionieri gli uomini senza che ciò minacci la sua reputazione; ponendola agli antipodi di un'altra famosa tessitrice che, al contrario, usava la sua tela per allontanare gli uomini nell'attesa che il marito tornasse da una guerra decennale. Elena è temibile non solo per la sua bellezza d'origine divina quanto per l'uso che ne fa, per un verso la trasforma in uno strumento farmattico, pharmakon o "medicamento", finalizzato ad intorpidire il logos , ad apportare l'oblio per lenire il dolore o ad affabulare con intento ludico e dilettevole; dall'altro pharmakon può essere tradotto in "veleno", e come tale la bellezza rende Elena subdola, pronta a macchinare inganni senza curarsi dei giuramenti, divenendo così più perfida di Circe. La moglie fedifraga di Menelao è più temibile delle stesse Sirene perchè dissolve i legami familiari, tessendo sotterfugi che invischiano vinti e vincitori, trionfando su entrambi poichè come sostenie Isocrate la sua origine divina da sola basta a sollevarla da ogni accusa ponendola così al di sopra del bene e del male.
Rimando chiunque voglia approfondire questo tema mitologico a un testo bellissimo di Maria Tasinato dall'omonimo titolo di questi post su Elena.





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